L’allergia ai pollini, anche chiamata raffreddore da fieno o, meglio rinite allergica, è una condizione molto diffusa che colpisce fino al 20% della popolazione con i seguenti sintomi: naso che cola e congestione nasale, prurito agli occhi e/o occhi che lacrimano, starnuti, tosse, prurito al naso, sul palato o in gola, gonfiore agli occhi, diminuzione del senso del gusto e dell’olfatto.

L’allergia è un malfunzionamento del sistema immunitario in cui una sostanza normalmente innocua, che prende il nome di allergene, viene percepita come una minaccia per l’organismo. In una reazione allergica, gli anticorpi di classe E (IgE) reagiscono con l’allergene scatenando reazioni a cascata responsabili dell’insorgenza dei sintomi.

La causa è il polline, una sostanza presente nell’aria e rilasciata dalle piante come parte del loro ciclo riproduttivo; esso scatena una risposta da parte del sistema immunitario dei soggetti allergici a livello delle mucose su cui viene a contatto, cioè naso, occhi e gola, che diventano irritati, gonfi e infiammati.

Le piante maggiormente responsabili delle reazioni allergiche sono le graminacee, le betullacee, l’ambrosia e la parietaria. Durante il periodo di fioritura di una determinata pianta, questa rilascia grandi quantità di pollini nell’aria, soprattutto nelle prime ore del mattino (dalle 5 alle 10 circa) e le condizioni metereologiche influiscono sulla concentrazione atmosferica del polline una volta che la pollinazione è iniziata: l’aria secca e calda facilita la pollinazione, il vento agevola la dispersione dei pollini, la pioggia invece fa cadere i pollini al suolo.

Non dimentichiamo un altro importante aiuto della natura, l’ape, che in questa fase diventa un’ alleata preziosa grazie a miele, polline e pappa reale. Quest’ultima, il nutrimento dell’ape regina, è una sostanza di natura proteica, di colore giallo chiaro, dall’odore caratteristico e di sapore acidulo- zuccherino. E’ un prodotto dalle eccezionali proprietà , ricca di vitamine del gruppo B (soprattutto B3, B5, acido folico e biotina), minerali ed oligoelementi (ferro, rame, potassio, fosforo), amminoacidi e acidi grassi essenziali. Ha azione ricostituente, stimola l’appetito e dà tono e vigore all’organismo. La pappa reale è utilizzata per fortificare l’organismo in periodi particolari come la convalescenza, i cambi di stagione ,le attività quotidiane molto impegnative, in momenti di stanchezza (fisica ed intellettuale), affaticamento e difficoltà di concentrazione. E’ consigliata a tutte le età, agli anziani per avere più energia e benessere, ai bambini in crescita e agli studenti e sportivi che hanno bisogno di alte prestazioni mentali e fisiche.

  • Ribes Nigrum: è un ottimo coadiuvante in caso di allergie stagionali, rinite allergica e dermatite allergica. In fase acuta  risulta utile per ridurre le secrezioni acquose, soprattutto nasali e lacrimali, che si osservano nelle reazioni allergiche stagionali. Inoltre svolge un’azione immunomodulante sulle mucose infiammate ed infine risulta utile in fase acuta per modulare lo spasmo muscolare liscio, responsabile dei sintomi quali la tosse e gli starnuti, caratteristici delle allergie. Il Ribes Nigrum viene utilizzato nell’adulto in Tintura Madre, soluzione alcolica ad alto titolo, mentre nei bambini ed in soggetti in età avanzata si può utilizzare il Macerato Glicerico. Il Ribes Nigrum in Tintura Madre viene allestito all’interno del laboratorio della Farmacia utilizzando estratti vegetali di alta qualità
  • Rinosol 2act spray nasale: è un dispositivo medico indicato nei casi di congestione e irritazione della mucosa nasale come raffreddore, riniti allergiche e sinusiti. Contiene un complesso di sostanze vegetali (tannini, resine, polisaccaridi e flavonoidi) che proteggono la mucosa nasale, riducono l’irritazione e ne favoriscono il processo di rigenerazione poiché queste molecole hanno la capacità di aderire alla mucosa formando una pellicola protettiva nei confronti degli agenti irritanti, esplicando in pratica un “effetto barriera”. Non contiene vasocostrittori, non crea assuefazione, non irrita e non secca la mucosa nasale. E’ adatto per essere usato anche in gravidanza e in allattamento e nel bambino oltre gli 8 anni d’età. Può essere utilizzato numerose volte nell’arco della giornata e anche per periodi di tempo prolungati.
  • Homeoptic: collirio omeopatico a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris con effetti benefici nel trattamento delle congiuntiviti allergiche stagionali, dell’occhio secco e delle forme di irritazione oculare legate a condizioni ambientali non favorevoli e all’uso di videoterminali. Contiene diluizioni omeopatiche 3 DH quindi, per le basse concentrazioni molari, non presenta generalmente controindicazioni e interazioni farmacologiche; l’assenza di conservanti, viscosizzanti e vasocostrittori permette, laddove necessario, un utilizzo quotidiano e continuativo in tutti i soggetti, anche nei portatori di lenti a contatto.

Non è possibile impedire del tutto l’esposizione ai pollini antigenici, ma si può cercare di limitare la manifestazione dei sintomi adottando misure comportamentali e preventive. Oltre alle terapie farmacologiche è quindi possibile ricorrere a una serie di strategie che consentono in modo semplice ed efficace di mantenere sotto controllo l’allergia ai pollini.

Ecco le 12 regole da seguire per minimizzare i sintomi dell’allergia:

  • È importante che il paziente impari a conoscere le piante che liberano i pollini a cui è sensibilizzato e ne conosca i periodi di fioritura. Siccome questi periodi possono variare a seconda delle condizioni climatiche, è opportuno consultare il Bollettino dei pollini, che può fornire al paziente un importante supporto per la gestione clinica dell’allergia. Il soggetto allergico può essere così aggiornato in tempo reale sullo specifico periodo di fioritura, sulla potenziale esposizione all’allergene e su indicazione medica può ricorrere a una corretta terapia farmacologica preventiva o sintomatica.
  • Non passeggiare in prati o giardini in cui l’erba è stata appena tagliata.
  • Durante il periodo di pollinazione evitare le attività sportive in prossimità di aree verdi.
  • Durante il periodo di fioritura e nelle giornate soleggiate occorre ridurre il tempo trascorso all’aperto e bisogna evitare soprattutto di uscire nelle ore mattutine, specialmente nei giorni soleggiati, ventosi e con tempo asciutto, perché le concentrazioni di pollini sono maggiori.
  • Per ridurre gli allergeni far attenzione alla pulizia della casa e ricorrere eventualmente ad un aspirapolvere dotato di filtro HEPA.
  • Durante la stagione di fioritura tenere le finestre chiuse nelle ore soleggiate ed aprirle solo nelle ore serali per evitare la penetrazione dei pollini soprattutto nelle stanze da letto; utilizzare preferibilmente un climatizzatore.
  • Se l’auto ha l’aria condizionata, installare un filtro antipolline da pulire e sostituire periodicamente.
  • Evitare di fumare: il fumo irrita ulteriormente le mucose di naso e occhi.
  • Durante il giorno, all’aperto, è utile indossare un paio di occhiali scuri perché la luce del sole aumenta il fastidio associato ai sintomi oculari.
  • Quando si rientra a casa fare una doccia, lavarsi i capelli e cambiare i vestiti per eliminare i pollini che si sono attaccati nel corso della giornata evitando così l’esposizione notturna all’allergene. Anche gli animali domestici possono “veicolare” con il loro pelo i granuli pollinici.
  • Non far asciugare la biancheria all’aperto perché i pollini potrebbero depositarsi in gran quantità sui capi peggiorando l’allergia stagionale.
  • Occorre conoscere la possibilità di allergia crociata tra alcuni pollini ed alcuni vegetali, con     l’insorgenza della “sindrome orale allergica”. Diversi pollini, infatti, contengono antigeni comuni ad alcuni alimenti vegetali e nei soggetti allergici possono insorgere reazioni inaspettate (prurito, edema alle labbra e al cavo orale) nel momento in cui questi cibi vengono ingeriti durante la stagione di pollinazione. Questi sintomi costituiscono la sindrome orale allergica e quindi sono state individuate le componenti antigeniche in comune tra i pollini ed alcune famiglie di vegetali, riportate in apposite tabelle per le allergie crociate: per esempio mela, pera, banana per le Betullacee; melone, anguria, pomodoro per le Graminacee ecc. Non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente un’allergia crociata agli alimenti e non tutti gli alimenti elencati nella tabella danno allergia nella singola persona; per questi motivi è importante che sia lo specialista ad indicare caso per caso se/ e quale dieta seguire, anche per limitare il rischio di squilibri nutrizionali. La raccomandazione principale potrebbe essere quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili della reazione crociata almeno durante tutto il periodo di pollinazione, quando la reattività del paziente è massima.

E’ utile ricorrere ad esami che permettano di chiarire con esattezza gli allergeni, uno di questi è il RAST test per le allergie respiratorie SPIRE, che si può effettuare mediante un semplice prelievo di sangue capillare in farmacia.

Il RAST test (test radio-allergo-assorbente con tecnologia ImmunoBlot) è un esame condotto su prelievo ematico volto ad esprimere la reale concentrazione delle immunoglobuline E (IgE) specifiche per allergeni sia inalanti che alimentari. E’ un’analisi quantitativa, molto precisa, ripetibile ed affidabile sulle allergie in atto al momento dell’esecuzione del test. Il test effettuato dal laboratorio diagnostica Spire equivale ai RAST eseguiti presso ospedali e laboratori di analisi convenzionati su prescrizione del medico curante.

Il risultato ottimale dipende dall’effettiva esposizione all’allergene al momento del prelievo, quindi il momento migliore per effettuare il test per la rilevazione delle allergie è quando insorgono i sintomi.